Food Marketing

Home Food Marketing
Food Marketing, consigli e risorse per la ristorazione e l'agroalimentare. Digital marketing per il settore food & beverage.

Google local guides Italia, il nostro parere conta e fa la differenza

0
Google Local Guides Italia

Google local guides Italia, il nostro parere conta e fa la differenza

Se avete sempre sognato fare recensioni a location, locali, ristoranti e molto altro, oltre al noto Tripadvisor abbiamo la possibilità di esercitare il nostro parere anche sul servizio di Google.

Un servizio di Google Maps

Google local guides è un servizio incluso in Google Maps e ci consente di creare una recensione, modificare i dati della scheda di un ristorante(ad esempio), rispondere as alcune domande che Google pone sui luoghi visitati, ed il caricamento di foto da noi scattate per meglio descrivere una location.

Punti, badge e premi reali

Il servizio è gratuito che consente di guadagnare punti ed ottenere badge ed anche premi dallo stesso Google, come ad esempio sconti fino al 75% sul noleggio di film su google play o 3 mesi gratis del servizio streaming Google Music.

Puntate sulle foto

Personalmente ho trovato il servizio molto interessante ed utile. Fornire informazioni oggettive su luoghi di interesse pubblico è molto utile. Nello specifico le foto riscuotono molto successo fra i navigatori. Dopo pochi giorni il mio contributi fotografico ha superato le 10.000 visualizzazioni. Testimonianza che un immagine vale 1000 parole. Un vecchio detto che a quanto sembra è quanto mai attuale.

Un servizio utile a tutti

Registratevi e provate questo servizio. Diventate contributori. Non tanto per voi, quanto per gli altri che ne usufruiranno ;)

Unisciti al gruppo Facebook 

 

Vasetti unici Nutella, una collezione limitata da 7 milioni di pezzi

0
Vasetti unici Nutella

Vasetti unici Nutella

La Ferrero ha da poco messo in commercio una nuova collezione limitata e numerata di vasetti di Nutella. 7 milioni di pezzi unici.

Il nome dell’operazione è: “Come te non c’è nessuno” ed è la nuova trovata marketing di Ferrero per il celebre prodotto Nutella.

7 milioni di vasetti numerati

Tanti sono i vasetti numerati messi in commercio, tutti unici con colori e motivi differenti per ogni barattolo. Hanno una stampa differente per ogni vasetto ed un numero seriale unico.

nutella-special-editionCome funziona

La Ferrero ha impiegato anni di ricerca per studiare il modo di ottenere ben 7 milioni di vasetti unici. Ci sono voluti 12 pattern grafici che vengono di volta in volta ruotati, zoommati, invertiti e combinati tra loro, dando origine a milioni di risultati diversi.

Nutella marketing

La Ferrero non è nuova a questo tipo di operazioni marketing, all’inizio con i bicchieri colorati con disegni di cartoni animati che ben presto sono entrati a far parte delle cucine di tutti gli italiani. Poi i vasetti con le espressioni dialettali d’Italia ed ora con un edizione limitata numerata che sono sicuro riscuoterà un notevole successo.

A me piacerebbe trovare un vasetto con numero seriale cifra tonda (tipo n. 1.000.000), sarebbe ancora più singolare ;)

Ci sono milioni di combinazioni fra colori e forme. E tu quale sceglierai?

Come te non c’è nessuno – Nutella edizione limitata

Twitter, il social perfetto per il customer care

0
customer-care-twitter

Il customer care è un passaggio fondamentale per la gestione del brand. Twitter con la sua velocità ed immediatezza è uno dei migliori social network per la comunicazione diretta con il cliente.

IL CLIENTE HA SEMPRE RAGIONE

Il cliente ha sempre ragione… Non esattamente. Ma il cliente va sempre ascoltato, ed è dovere di ogni azienda risolvere un problema legato alla vendita o alla fruizione di un servizio offerto.

Nel mondo di internet ci sono molti strumenti per fare un buon customer care, anche se ultimamente la presenza di aziende nei social network assume sempre di più una funzione di customer care oltre che di promozione. Un elemento tanto utile quanto importante, ma quale social network utilizzare?

TWITTER PER IL CUSTOMER CARE

In qualità di cliente mi è capitato diverse volte di non riuscire a risolvere un problema con il classico numero verde o via mal, così ho scritto un messaggio diretto via Twitter all’azienda in questione e poco dopo ho ricevuto risposta. Poi la risoluzione del problema.

Questo perché Twitter è un social molto rapido, annulla le distanze, arriva da un punto A(cliente insoddisfatto) ad un punto B(addetto alla gestione dell’account aziendale) senza ulteriori rallentamenti, passaggi o filtri. Cosa che invece accade spesso con le email(a volte non lette o dimenticate) o con servizi di customer care esterni.

ADDIO 140 CARATTERI

Già rimosso il limite dei 140 caratteri per i messaggi diretti(quelli privati), Twitter si appresta ad eliminare o comunque a modificare questa limitazione(che lo contraddistingue) anche dai tweet in timeline. Una novità tutta da scoprire ma che oggi presenta numerosi vantaggi nei messaggi diretti. Dove poter scrivere e rispondere in completa libertà.

PROMOZIONE, FEEDBACK E RECLAMI

Un requisito fondamentale è ovviamente avere un account in Twitter e seguire l’azienda dalla quale vogliamo una risposta.
Mentre per le aziende la gestione del proprio account permette di avere un contatto diretto con i propri clienti sia per la promozione del brand che per la raccolta di feedback e reclami. Un occasione unica per recuperare un cliente insoddisfatto e trasformarlo in un cliente soddisfatto. Minimo sforzo, massima resa.

Scopri come creare un calendario editoriale per il tuo blog con Google Trends

Ovviamente Twitter non è l’unico social network che bene si presta a questo importante e delicato lavoro, ma a mio avviso è uno dei migliori.

 

Facebook news. Come funziona e perché vediamo quel tipo di notizie

0
Facebook-timeline

Adam Mosseri, a capo del team responsabile del News Feed, è venuto in Italia a spiegare come il social network sceglie di ordinare per noi le notizie.

Facebook news. Come funziona e perché vediamo quel tipo di notizie

Sono tre gli assi che servono a Facebook per valutare cosa finisce e dove, nella vostra timeline. People and Pages (quindi profili e Pagine), Post type (che tipo di contenuto è, video, testo, link, foto) e Post activity, che racchiude tutti i tipi di interazioni possibili. I dati provenienti da queste tre aree generano un punteggio di rilevanza, grazie al quale il social network ordina i contenuti in base a cosa preferisce l’utente. Quel punteggio cambia continuamente, e l’operazione di “riordino” si aggiorna ogni volta si accede alla piattaforma dopo essersi allontanati, come ogni volta che si aggiorna la pagina.

Mosseri riporta continuamente esempi personali: “Questa è una foto compare in alto nel mio News Feed: primo, perché l’ha pubblicata mia sorella, con la quale ho molte interazioni, secondo perché è una foto, e io metto sempre Like alle foto, mi piacciono. Come non bastasse, l’ha anche commentata mio cugino”.

Come scegliere le fonti

Da Impostazioni si può accedere alle “Preferenze della sezione notizie” (sia da web che da mobile): da lì si può scegliere chi vedere prima degli altri quando si apre la home.

Facebook news

Come funziona la funzione “crea una storia”

La possibilità di creare Storie, cioè un unico post al quale aggiungere contenuti in un secondo momento, è un test che l’azienda sta riservando all’Italia, ed è tutto da vedere. “È importante effettuare i test prodotto su un gruppo in una determinata nazione, in modo che gli utenti che lo provano possano scambiare opinioni sull’esperienza che ne deriva”, spiega Mosseri.

Italia al primo posto per l’uso di adesivi

Non tutti i Paesi sono uguali: ad esempio, in Italia deteniamo il primato nell’uso di Adesivi nei commenti, al fianco della Thailandia. Nei Paesi del Nord, invece, non hanno riscontrato successo.

Facebook Notes

In merito alle nuove Note, Adam ha spiegato che non avranno un trattamento di favore nella timeline: la nuova veste è un tentativo, e come ogni nuovo prodotto (o rivisitazione di uno già esistente), passerà o meno il test utenti. Se dovessero andar bene e venissero condivise, commentate e preferite, finirebbero automaticamente in Notizie. Altrimenti, niente di fatto.

Facebook notes, come usarlo al meglio

0
facebook-notes
Facebook Notes, un blog personale dentro al più popolare dei social network. Uno strumento per il personal branding. Vediamo come usarlo al meglio.
Dopo Tumblr, Medium, LinkedIn Pulse e tanti altri, anche Facebook è entrato (di fatto) nel mondo del blogging. 
Poco importa se le chiamano “note”, la realtà è che questa nuova(in realtà esisteva già da anni ma con una veste grafica diversa e meno accattivante) funzione del social network più popolare al mondo è uno strumento di blogging a tutti gli effetti. Ovvio, non è come avere un blog personale su di un sito proprietario. Ma dare la possibilità ad oltre un miliardo di persone(anzi, molto di più se consideriamo tutte le pagine aziendali) di attivare gratuitamente il proprio “blog” dentro Facebook è una grande cosa.

Facebook notes, è tutto intorno a te

Ma la cosa più importante è che Facebook notesè tutto intorno a te”. Come recitava un vecchio spot televisivo, questo strumento consente a privati ed aziende di parlare direttamente al proprio pubblico, senza inutili passaggi di link, senza ulteriori condivisioni, senza costi, senza necessità di particolari conoscenze tecniche. Insomma, come direbbero alla Apple: “Abbiamo creato il miglior blogging di sempre”.
Carichi una foto, scegli un titolo e scrivi. Così semplice che è quasi imbarazzante. E se è velo che “less is more” questa novità verrà abbracciata nelle prossime settimane da moltissime persone(ed aziende).

Che fine farà il caro e vecchio blog?

Il blog personale o aziendale non è a rischio estinzione. Mettiamolo bene in evidenza. Certo è che se molte persone erano indecise sull’apertura o meno di un proprio blog, Facebook ha aiutato moltissimo nella decisione finale. Sono certo infatti che moltissimi, sulle ali dell’entusiasmo, decideranno di non addentrarsi nel mondo del blogging puro. Anche perché la tendenza di oggi è quella di dare uno spazio a tutti. Ed ogni social network si sta adattando.

Dove c’ è Blog, c’ è casa

Attenzione però. Freniamo gli entusiasmi. Uno strumento come Facebook notes è da considerarsi complementare ad un blog personale e non sostitutivo. Il tuo blog è la tua casa, il tuo spazio intimo dove scrivere, cambiare tema, carattere, aggiungere funzioni, inserire sezioni, categorie, menu e molto altro. Tu lasceresti la tua casa per vivere tutta la vita in hotels? Pensaci prima di dire di si.. Perché l’esempio è proprio quello. Avere un blog è come avere una casa. Un punto fermo dove andare quando ne hai voglia e dove gli altri possono venire a trovarti in ogni momento. Vivere in hotel significa spostarsi da una stanza ad un altra, da un edificio ad un altro, da un posto ad un altro. Sempre in viaggio, sempre di passaggio. Con la paura che un giorno qualcuno ci metta alla porta. Diciamoci la verità, chi vorrebbe vivere per sempre così?

E se a morire non fosse il tuo blog?

Cosa accadrebbe se un domani Facebook decidesse di eliminare questa funzione? Dove andranno tutti i tuoi post? Cosa ne sarà di tutto quel tempo investito sulla piattaforma?
Riflettici prima di abbracciare questa funzione come la soluzione a tutti i tuoi problemi. Perché sicuramente è una marcia in più alla tua comunicazione online. Ma cosa te ne fai di una marcia in più senza l’auto?
Ecco perché Facebook notes (insieme ad altri come Tumblr, Medium, LinkedIn Pulse, ecc..) non potrà mai essere la tua unica casa.

Youtube e il potere della scelta libera

0
ipad-baby-youtube

Oggi non voglio parlarvi di come Youtube ed i social network possono aumentare il vostro business, ma semplicemente una riflessione di come sta cambiando il mondo dei media e di come le nuove generazioni interagiscono con essi.

Io sono un piccolo dinosauro targato 1976 ed ho visto(per mia fortuna) il passaggio dalla TV a colori a tubo catodico di un metro di spessore fino ad arrivare a Youtube. Fruibile da molti device con spessore a cipolla.

Nel mezzo di questo passaggio ho vissuto con grande gioia e stupore diversi importanti cambiamenti tecnologici, dal mio primo computer, un MSX(inizio anni ’80) quello che andava con il lettore di audiocassette, l’ AMIGA 500(fine ’80 inizio ’90) con i floppy disk, vari PC assemblati, i primi e costosissimi notebook, i netbook, i macbook, i tablet ed infine gli smartphone. Non ho citato volutamente gli smartwatch ;)

Da questo si capisce come il contenitore di informazioni sia cambiato negli anni, ma questa è una cosa normale. Anche se non per tutti(messaggio subliminale a tutte le strutture ricettive che hanno ancora le tv a tubo catodico e non hanno la wifi).

Quello che fa riflettere è invece come le nuove generazioni nascano già con un Mac address incorporato e si connettano praticamente alla velocità della luce alle nuove tecnologie.

Mia figlia(4 anni) è l’ esempio di come la comunicazione sia cambiata e di come la scelta libera di cosa vedere sia molto forte in loro. Generazione Y.

Provate a fare questo test. Prendete un bambino di qualsiasi età e mettetelo davanti ad un cartone animato in tv e poi dategli un ipad con youtube dentro.

Nel giro di pochi secondi l’antenna wifi incorporata(dalla nascita) nel bambino si connetterà automaticamente al tablet creando una simbiosi indivisibile. inizierà a “procionare” tra i video di youtube in un modo mai visto. Trovando di tutto grazie alla potenza delle immagini.

Mia figlia non sa ancora leggere, ma tra la cronologia ed i video correlati è in grado di passare da Peppa Pig a Little pony passando per Masha senza nessun aiuto.

Siamo passati da un palinsesto programmato ad un palinsesto “random” creato dall’utente. Molto spesso fatto di canali di utenti non professionali. Siamo in una nuova era della comunicazione digitale, non priva di rischi e nella quale la soglia dell’attenzione deve essere alzata, specialmente per i nostri figli. Perché il passaggio da una comunicazione verticale, quindi controllata(nel bene e nel male) ad una comunicazione di tipo orizzontale(chiunque può pubblicare qualsiasi cosa) del popolo richiede un controllo maggiore da parte dei genitori. Magari con qualche filtro nel tablet e soprattutto, con la nostra presenza.

Il mondo sta cambiando e la comunicazione è in continua evoluzione. Il nostro compito(generazione X) non è quello di ostacolare questa naturale evoluzione, ma di cavalcarla ed accompagnarla con la saggezza di chi ne conosce i rischi e le potenzialità.