Si ok, ha gli oli vegetali, il tanto discusso quanto dannoso olio di palma, più zuccheri che nocciole, insomma, non che la Nutella sia il massimo della corretta alimentazione, ma non ce lo nascondiamo. La Nutella è una vera istituzione in Italia e non solo. Michele Ferrero l’ ha inventata e ne ha fatto il suo cavallo di battaglia. Ha costruito un impero ed ha modificato le abitudini delle nostre colazioni. Che vi piaccio o no la Nutella(e sfido qualcuno a dire che non sia buona), mi sento di rendere omaggio ad un grande industriale italiano. Ciao Michele Ferrero.Simone Paciaroni
Michele Ferrero, il geniale patriarca del colosso dolciario di Alba, è morto questo pomeriggio a Monaco, dopo mesi di malattia. Aveva 89 anni, tutti spesi nel far crescere l’azienda di famiglia. L’hanno assistito fino all’ultimo istante la moglie Maria Franca e il figlio Giovanni.
Michele Ferrero era nato a Dogliani il 26 aprile 1925. La sua carriera in azienda è iniziata nel 1946, come venditore del «Giandujot» inventato dal padre Pietro. Con la Supercrema, la pasta antesignana della Nutella, nel 1950 crea il primo di una lunga serie di prodotti fortunati che vanno dal Rocher all’ovetto Kinder, dal Tic Tac al Mon Chéri. Nel 1957, a soli 32 anni, Michele Ferrero è si trovato a guidare l’azienda. A fine anni Settanta manda i due figli Pietro e Giovanni a studiare a Bruxelles. Presto faranno ritorno, pronti a entrare nell’attività del gruppo, che apre stabilimenti in Italia e nel mondo.
Quando Michele Ferrero lascia la carica di amministratore delegato, va a vivere a Montecarlo, dove ha sede un’altra società del Gruppo Ferrero, Soremartec. Dal Giugno 1997 alla guida dell’azienda subentrano ufficialmente i figli Pietro e Giovanni Ferrero, che diventano Chief Executive Officer.
Nell’aprile 2011 il figlio Pietro muore in seguito a un arresto cardiaco avvenuto durante una missione nell’Impresa Sociale in Sudafrica. Dopo la prematura scomparsa del figlio Pietro, il figlio Giovanni è al vertice del Gruppo come unico amministratore delegato, continuando a condurre l’azienda con successo e tenendo sempre forti e vivi quei valori e sentimenti come la creatività e la generosità, caratteristici della famiglia Ferrero.
Fonte: La Stampa